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NOT - Riflessioni sul ruolo della notifica nel mercato italiano dell'Arte

In ambito tecnologico si usa dire che tutto ciò che esisteva prima che noi avessimo 15 anni è normale. E se fosse così anche per la legislazione? Se il motivo per cui una legge è ancora vigente fosse per il naturale mantenimento dello status quo? Questo blog vuole confrontare le opinioni in merito al tema della notifica nell’arte, e capire se e come questo istituto debba essere modificato.

"La notifica nell'arte": Istruzioni per l'uso

La notifica nell'arte è un istituto giuridico non troppo conosciuto al di fuori dell'ambito degli addetti ai lavori: essa consiste in un sostanziale divieto di espatrio per quelle opere che vengono ritenute di particolare interesse storico-artistico. Fin qui tutto bene. E' opinione comune che vadano tutelati i grandi patrimoni storico-artistici e che questi rimangano all'interno dei nostri confini nazionali. Si pensi ai capolavori italiani di cui la Storia dell'Arte è piena.
Ma ci sono delle precisazioni da fare.
Punto primo: quali sono i criteri affinchè un'opera d'arte possa essere considerata di particolare interesse storico-artistico? Deve essere stata realizzata più di 50 anni fa. Tutto qui? Si. Questo vuol dire che lo strumento si attiva al di là della reale importanza dell'opera, e che quindi, secondo legge, tutte le opere che sono databili a prima del 1962 non possono più essere oggetto di trattative di compravendita internazionali.
L'intento del legislatore era quello di tutelare dall'espatrio tutte le opere d'arte, anche quelli di artisti che possono essere considerati minori.
Secondo, come questa trattativa si innesta nel tessuto reale del mercato dell'arte? Le implicazioni sono molteplici, ma, ciò che più attira la nostra attenzione, discordanti. Se da un lato infatti, secondo degli studi realizzati sull'argomento, si ritiene che la notifica possa aumentare il valore monetario di opere di fascia media, dall'altro è opinione comune che essa generi una perdita di valore per opere d'arte di fascia alta. Molte persone inoltre ritengono che questo istituto giuridico favorisca il mercato nero e che funga da deterrente per prestiti da parte di privati a fini di esposizioni e studio. Quali conclusioni? Al momento nessuna. Ci sono delle proposte in atto per apportare delle modifiche a questo strumento ma tali proposte dovranno essere modellate anche sulle indicazioni che riceveremo di volta in volta su questo blog. Per questo motivo è importante per noi avere un'interazione attiva con chi legge queste parole. Più che una call to action questa è una call to think (come si usa dire in altri ambiti). Ogni punto di vista è importante. Aspettiamo il vostro.

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